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    Nadia MIRAGLIA

    Insegnamento di Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali

    Corso di laurea in TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

    SSD: MED/44

    CFU: 2,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 20,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Semestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    Italiano

    Contenuti

    Il corso si suddivide in moduli didattici volti ad illustrare, per ciascun agente di rischio potenzialmente presente in ambito lavorativo, strategie e strumenti di prevenzione atti a contenere tecnopatie ed infortuni sul lavoro.

    Testi di riferimento

    1. F Tomei, SM Candura , N Sannolo, P Sartorelli, G Costa, L Perbellini, F Larese Filon, P Maestrelli, A Magrini, GB Bartolucci, S Ricci. Manuale di Medicina del Lavoro, 2019. Piccin Nuova Libraria S.p.A, Padova. ISBN 978-88-299-2902-3
    2. E. Pira, C. Romano, P. Carrer. Manuale di Medicina del lavoro, 2017. Edizioni Minerva Medica: capitoli 7 (Ergonomia e fattori organizzativi) e 8 (Promozione della salute nei luoghi di lavoro e altri aspetti di tutela
    3. L. Alessio, P. Apostoli. Manuale di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale per tecnici della prevenzione, 2010. Piccin: cap 25 (mezzi protettivi collettivi ed individuali)
    4. A. Sacco, M. Ciavatella, G. De Lorenzo. Medicina del Lavoro - Manuale per le professioni sanitarie, 2018. EPC Editore, II edizione: capitoli 3,4,8.
    5. D. Lgs. 81 08, in particolare, art. 15, Titolo I, capo III-Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro e articoli specifici per ogni agente di rischio.
    6. SITO INAIL: https://www.inail.it/cs/internet/home.html (in particolare, consultare le aree Prevenzione e sicurezza e Prestazioni)

    Obiettivi formativi

    L’obiettivo formativo prevede che al termine del corso lo studente sia in grado di proporre/scegliere ed attuare adeguate misure di prevenzione di infortuni e malattie professionali a seguito di esposizione agli agenti di rischio per la salute e per la sicurezza del lavoratore

    Prerequisiti

    nessuno

    Metodologie didattiche

    Lezioni di didattica frontale

    Metodi di valutazione

    Esame orale

    Programma del corso

    INTRODUZIONE ALLA PREVENZIONE INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
    -obiettivi formativi del corso
    -definizioni: prevenzione, infortuni e malattie professionali
    -prevenzione e protezione: principi generali e figure professionali
    • Titolo I, capo III: Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro
    • articolo 15 (Misure generali di tutela)
    • L’approccio ergonomico nella gestione dei rischi
    • Compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione
    -I rischi professionali
    • Il concetto di rischio occupazionale
    • Classificazione rischi
    • Infortuni e malattie professionali: esempi (in particolare: rischi in ambito sanitario)
    -Misure di gestione del rischio
    • misure strutturali (stanze filtro, separazioni, insonorizzazione)
    • misure organizzativo-gestionali (POS e gestione emergenze, turnazione, accesso limitato, segnaletica e movimentazione)
    • misure di controllo (monitoraggio ambientale e biologico, sorveglianza sanitaria, Manutenzione attrezzature)
    • Dispositivi di protezione ambientali, collettivi, individuali
    • Formazione, informazione, addestramento, promozione della salute
    PREVENZIONE INFORTUNI
    • Definizioni
    • Il fenomeno infortunistico in Italia: dati Inail
    • Cause e conseguenze degli infortuni
    • Fattori di rischio generici e specifici
    • Prevenzione: misure tecniche, organizzative e procedurali
    • Esempi: Infortuni e prevenzione in sanità (infortunio biologico, rischio aggressioni)
    • Esempi: Infortuni e Prevenzione in edilizia
    • Il D.lgs 81/08 e gli obblighi in tema di prevenzione e gestione della sovraesposizione degli operatori agli agenti di rischio.
    PREVENZIONE MALATTIE PROFESSIONALI
    • Definizioni
    • Modalità di esposizione: tossicità acuta e cronica
    • Malattie professionali: evoluzione normativa
    • Malattie tabellate e non tabellate: sistema misto
    • Malattie ad origine multifattoriale: modello di Rotmhan e frazione etiologica
    • Misure di prevenzione:
    - eliminazione e sostituzione
    - misure tecniche, organizzative e procedurali
    • Strumenti di analisi e gestione della medicina del lavoro
    - Valutazione del rischio
    - Monitoraggio ambientale e biologico (valori limite)
    - Sorveglianza Sanitaria (prevenzione secondaria): protocolli, piano nazionale della prevenzione, (non fatto)
    - SINP (Sistema Nazionale per la Prevenzione) (non fatto)
    PREVENZIONE DEI RISCHI DA AGENTI CHIMICI
    • Titolo IX D Lgs 81/08: sostanze pericolose
    • Agenti chimici e sostanze pericolose: definizioni (art 222)
    • Classificazione degli agenti chimici
    -Regolamenti REACH e CLP (1272/2008)
    -schede di sicurezza; frasi di rischio e consigli di prudenza; pittogrammi
    • Infortuni e malattie professionali da esposizione ad agenti chimici
    -infortuni da pericoli per la sicurezza
    -malattie professionali: organi e apparati target
    • Inquinamento indoor da agenti chimici
    • Misure di prevenzione generiche (art 224)
    • Valutazione del rischio chimico: qualitativa e quantitativa
    - Esempio di valutazione qualitativa: Movarisch
    - Esempio di valutazione quantitativa: monitoraggio
    • Esito della VdR e gestione del rischio
    • Misure di controllo
    -Monitoraggio ambientale e valori limite
    -Significato del monitoraggio biologico
    -Sorveglianza sanitaria (artt 229, 230)
    • Misure di prevenzione specifiche (art 225)
    • Misure in caso di emergenza (art 226: incendi)
    • Formazione e informazione (art.227)
    PREVENZIONE DEI RISCHI DA AGENTI FISICI
    • Titolo VIII D Lgs 81/08: Agenti fisici (artt. 180-186)
    -Definizioni e campo di applicazione (art 180)
    -disposizioni generali (artt 181-186)
    -rischi per la salute e la sicurezza
    • Microclima: il disagio termico
    • Il Portale degli Agenti Fisici
    • Rumore, Vibrazioni meccaniche, Campi elettromagnetici, Radiazioni Ottiche Artificiali
    -definizioni e campo di applicazione
    -infortuni e malattie professionali
    -cenni di metodi di valutazione del rischio qualitativa e quantitativa
    -valori limite e valori di azione
    -Misure di prevenzione e protezione: monitoraggio, sorveglianza sanitaria, dispositivi di protezione, formazione e informazione
    PREVENZIONE DEI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI
    • Titolo X D Lgs 81/08 e Titolo X-bis
    • Definizioni e caratteristiche degli agenti biologici
    • Classificazione degli agenti biologici
    • Definizione del rischio biologico
    • Rischio biologico generico e specifico; esposizione deliberata e potenziale
    • Esposizione professionale ad agenti biologici in ambito sanitario e non sanitario
    • Esempi di valutazione del rischio
    • Misure di prevenzione e controllo (artt. 272-281)
    • Misure e livelli di contenimento nei laboratori di biosicurezza
    • Norme di comportamento generali e DPI specifici per agenti biologici
    • La sorveglianza sanitaria e la profilassi vaccinale
    • Protezione dalle ferite da taglio e da punta (Titolo X-bis D. Lgs 81/08)
    PREVENZIONE DEI RISCHI BIOMECCANICI
    • Definizioni ed eziopatogenesi
    • Genesi multifattoriale delle patologie muscolo scheletriche
    • Fattori di rischio
    -posture, movimenti ripetuti, vibrazioni
    -Movimentazione Manuale dei Carichi (definizioni, art. 167)
    • Patologie muscolo scheletriche:
    -colonna vertebrale
    -arti superiori
    -arti inferiori
    • Sovraccarico biomeccanico e infortuni (lombalgia acuta)
    • Valutazione del rischio e prevenzione (esempi)
    - Movimenti ripetuti arti superiori)
    - Movimentazione dei carichi inanimati
    - Movimentazione carichi animati: MAPO
    • Posture incongrue: definizione e misure di prevenzione
    -attrezzature, misure organizzative e strutturali
    • Lavoro al videoterminale
    • Prevenzione secondaria:
    - sorveglianza sanitaria: protocolli e ipersuscettibilità
    • Prevenzione terziaria: reinserimento lavorativo (INAIL)
    • Contenuti dei corsi di formazione specifici
    PREVENZIONE TERZIARIA
    • Livelli di prevenzione e prevenzione terziaria
    • Accomodamento ragionevole
    • Tipologie di interventi
    • Riabilitazione e ruolo dell’INAIL
    • Disability management
    • Esempi
    CULTURA DELLA SICUREZZA: SGSL Cultura della sicurezza
    • Gestione della Sicurezza: lavorare «in Qualità»
    -definizione qualità, Total Quality Management
    -ciclo di Deming (PDCA)
    -ISO 9000; ISO 9001:2008 e 2015
    • Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro: SGSL
    • Testo Unico: art 30 “Modelli di organizzazione e gestione
    • Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
    • Norme UNI EN ISO 140001
    • Regolamento CE 761/08 EMAS
    • British Standard 8800 e Norme OSHAS serie 18000
    • UNI EN ISO 45001:18
    -risk based-thinking (Novità/differenze con OSHAS)
    -analisi del contesto
    -partecipazione di leadership e lavoratori
    -pianificazione del sistema secondo il risk based thinking

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    The course is divided into units illustrating, for each risk agent potentially present in the workplace, strategies and prevention tools aimed at containing technopathies and accidents at work

    Textbook and course materials

    1. F Tomei, SM Candura , N Sannolo, P Sartorelli, G Costa, L Perbellini, F Larese Filon, P Maestrelli, A Magrini, GB Bartolucci, S Ricci. Manuale di Medicina del Lavoro, 2019. Piccin Nuova Libraria S.p.A, Padova. ISBN 978-88-299-2902-3
    2. E. Pira, C. Romano, P. Carrer. Manuale di Medicina del lavoro, 2017. Edizioni Minerva Medica: capitoli 7 (Ergonomia e fattori organizzativi) e 8 (Promozione della salute nei luoghi di lavoro e altri aspetti di tutela
    3. L. Alessio, P. Apostoli. Manuale di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale per tecnici della prevenzione, 2010. Piccin: cap 25 (mezzi protettivi collettivi ed individuali)
    4. A. Sacco, M. Ciavatella, G. De Lorenzo. Medicina del Lavoro - Manuale per le professioni sanitarie, 2018. EPC Editore, II edizione: capitoli 3,4,8.
    5. D. Lgs. 81 08, in particolare, art. 15, Titolo I, capo III-Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro e articoli specifici per ogni agente di rischio.
    6. INAIL homepage: https://www.inail.it/cs/internet/home.html (in particular, areas "Prevenzione e sicurezza" and "Prestazioni")

    Course objectives

    At the end of the course the student will be able to propose / choose and implement appropriate measures to prevent accidents and occupational diseases following exposure to risk agents for the health and safety of the worker.

    Prerequisites

    none

    Teaching methods

    Classroom-taught lessons

    Evaluation methods

    Oral examination

    Course Syllabus

    INTRODUCTION TO PREVENTION OF OCCUPATIONAL ACCIDENTS AND DISEASES
    - Definitions: prevention, accidents and occupational diseases
    -Prevention and protection: general principles, professionals and stakeholders
    • Italian Legislative Decree 81/08: Management of prevention in the workplace
    • Article 15 (General protection measures)
    • The ergonomic approach to risk management
    • Tasks of the Prevention and Protection Service
    -Occupational risks
    • The concept of occupational risk
    • Risks classification
    • Accidents and occupational diseases: examples (in particular, risks in health facilities)
    - Risk management measures
    • structural measures (filter rooms, separations, soundproofing)
    • organizational-management measures (SOP and emergency management, rotation, limited access, signage and handling)
    • control measures (environmental and biological monitoring, health surveillance, equipment maintenance)
    • Environmental, collective, individual protection devices
    • Education, information, training, health promotion
    ACCIDENT PREVENTION
    • Definitions
    • The accident phenomenon in Italy: INAIL data
    • Causes and consequences of injuries
    • Generic and specific risk factors
    • Prevention: technical, organizational and procedural measures
    • Examples: Accidents and prevention in healthcare system (biological injury, aggression risk)
    • Examples: Accidents and Prevention in construction industry
    • Legislative Decree 81/08 and the obligations regarding the prevention and management of operators' overexposure to risk agents
    OCCUPATIONAL DISEASE PREVENTION
    • Definitions
    • Single and repeated exposure: acute and chronic toxicity
    • Occupational diseases: regulatory evolution
    • Tabulated and non-tabulated diseases: the Italian mixed system
    • Diseases with multifactorial origin: Rotmhan model and etiological fraction
    •Prevention measures:
    - elimination and replacement
    - technical, organizational and procedural measures
    • Tools for analysis and management of occupational medicine
    -Risk assessment
    - Environmental and biological monitoring (limit values)
    - Health surveillance (secondary prevention): protocols, national prevention plan
    - SINP (National Prevention System)
    PREVENTION OF RISKS FROM CHEMICAL AGENTS
    • Title IX Legislative Decree 81/08: hazardous substances
    • Chemical agents and hazardous substances: definitions (Article 222)
    • Classification of chemical agents
    - REACH and CLP regulations (1272/2008)
    - safety data sheets; pictograms, hazard and precautionary statements
    • Accidents and occupational diseases due to exposure to chemical agents
    - injuries due to safety hazards
    - occupational diseases: target organs and systems
    • Indoor chemical pollution
    • Generic prevention measures (Article 224)
    • Qualitative and quantitative evaluation of chemical risk:
    - Example of qualitative evaluation: Movarisch
    - Example of quantitative evaluation: environmental monitoring investigate and techniques
    • Outcome of the Risk Assessment and risk management
    • Control measures
    - Environmental monitoring and limit values
    - Meaning of biological monitoring
    - Health surveillance (articles 229, 230)
    • Specific prevention measures (art. 225)
    • Measures in case of emergency (art. 226: fires)
    • Training and information (art.227) 
    PREVENTION OF RISKS BY PHYSICAL AGENTS
    • Title VIII Italian Legislative Dexree 81/08: Physical agents (articles 180-186)
    - definitions and field of application (art. 180)
    - general provisions (articles 181-186)
    - health and safety risks
    • Microclimate: thermal discomfort
    • The Portal of Physical Agents
    • Noise, mechanical vibrations, electromagnetic fields, artificial optical radiation
    - definitions and field of application
    - accidents and occupational diseases
    - outline of qualitative and quantitative risk assessment methods
    - limit and action values
    - prevention and protection measures: monitoring, health surveillance, protection devices, training and information
    PREVENTION OF RISKS FROM BIOLOGICAL AGENTS
    • Title X of Legislative Decree 81/08 and Title X-bis
    • Definitions and characteristics of biological agents
    • Classification of biological agents
    • Definition of biological risk
    • Generic and specific biological risk; deliberate and potential exposure
    • Occupational exposure to biological agents in the health and non-health sectors
    • Examples of risk assessment and monitoring
    • Prevention and control measures (articles 272-281)
    • Measures and containment levels in biosafety laboratories
    • General rules of conduct and specific PPE for biological agents
    • Health surveillance and prophylaxis
    • Protection from sharp force injuries (Title X-bis D. Lgs 81/08)
    PREVENTION OF BIOMECHANICAL RISKS
    • Definitions and etiopathogenesis
    • Multifactorial genesis of musculoskeletal disorders
    •Risk factors
    - postures, repeated movements, vibrations
    - Manual Handling of Loads (definitions, art. 167)
    • Musculoskeletal disorders:
    -spinal column
    -upper limbs
    -lower limbs
    • Biomechanical overload and injuries (acute low back pain)
    • Risk assessment and prevention (examples)
    - Repeated upper limb movements
    - Handling of inanimate loads
    - Animated load handling: the MAPO (Movement and Assistance of Hospital Patients) index
    • Incongruous postures: definition and prevention measures
    - equipment, organizational and structural measures
    • Work with display terminals
    • Secondary prevention:
    - health surveillance: protocols, individual and hyper- sensitivity, susceptible workers
    • Tertiary prevention: work reintegration (INAIL)
    • Contents of specific training courses
    TERTIARY PREVENTION
    • Prevention levels and tertiary prevention
    • Reasonable accommodation
    • Types of interventions
    • Rehabilitation and the role of INAIL
    • Disability management
    • Examples
    THE CULTURE OF SAFETY
    • Safety culture
    • Safety Management: working «in Quality»
    - Quality definition, Total Quality Management
    - Deming cycle (PDCA)
    -ISO 9000; ISO 9001: 2008 and 2015
    • Occupational Safety Management System (Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro-SGSL)
    • Legislative Decree 81/08, art. 30 "Organization and management models”
    • UNI-INAIL guidelines for a workplace health and safety management system
    • UNI EN ISO 140001
    • EC Regulation 761/08 EMAS
    • British Standard 8800 and OSHAS Standards 18000 series
    • UNI EN ISO 45001: 18
    -risk based-thinking
    -context analysis
    - leadership participation and workers
    - system planning according to risk based-thinking

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